Lavora in maniera intelligente, non lavorare di più.

Lavora in maniera intelligente, non lavorare di più.

 

Quante volte lo abbiamo sentito dire ed esclamare, eh?

Sembra semplice; lavora in maniera intelligente e non passerai più una moltitudine di ore incatenato alla scrivania; lavora in maniera intelligente ed i tuoi clienti e superiori lo noteranno facendoti arrivare più ordini, più complimenti, aumenti etc.

 

No, non è così immediato, ma ci sono alcuni consigli, estratti da pubblicazioni accademiche e comprovati da scienziati e top performers che ci possono aiutare….

 

Lavora in maniera intelligente, ma come?

A questa domanda ha dato una risposta scientifica il professor Morten Hansen dell’università di Berkeley (precedentemente alla Harvard Business School) che ha studiato un bel po’ di fonti prima di dire la sua:

  • 200 pubblicazioni accademiche
  • 120 esperti intervistati
  • 300 soggetti sottoposti ad uno studio pilota
  • 5000 soggetti di varie zone ed industrie americane

 

Cosa ha scoperto il professor Hansen? Come si lavora in maniera intelligente?

Che ci sono 7 comportamenti che da soli sono responsabili del 66% della differenza tra un esecuzione normale ed una superlativa!

Questi 7 comportamenti sono sviscerati nei due best-seller prodotti dall’autore: Great by choice (Harper Business), e Great at work (Simon & Schuster),.

Lavora in maniera intelligente , ecco come fare
Lavora in maniera intelligente non lavorare di più

Ed eccoli qua; reinterpretati e commentati secondo unmillimetro.com, i migliori consigli, che attuabili ti consentiranno di perseguire il “lavora in modo intelligente”.

 

 

  • Do less than Obsess

L’ho lasciato in inglese perché non mi veniva in mente una rima altrettanto efficace per la versione italiana…

In cosa consiste il primo comportamento che ti permetterà di lavorare in maniera intelligente?

Partendo da uno dei due mantra essenziali della crescita personale; la lotta al multi tasking, (se te lo stai chiedendo, il secondo è la lotta alla procrastinazione 😉 lo andiamo a ridefinire ulteriormente, concentrandoci solamente su obiettivi di valore, e impegnando tutti gli sforzi sugli stessi.

 

Massima concentrazione su poche priorità ed “ossessione maniacale” nel produrre risultati e lavori di altissima qualità.

I “super produttori” disperdono la loro energia in un numero inferiore di compiti, concentrandola tutta in quei pochi che hanno scelto.

In questo modo, la dedizione estrema a pochi compiti può produrre risultati straordinari.

Fai un analisi sui tuoi compiti attuali o discutine con il tuo capo se non sei indipendente in queste scelte e cerca di definire ed attuare solo quei pochi che effettivamente ti faranno ottenere un salto quantico in avanti!

  • Usare l’apprendimento continuativo

Il secondo consiglio per lavorare in maniera intelligente parte anch’esso dalla rivisitazione ed implementazione di uno dei miti della crescita personale, la teoria delle 10000 ore.

Ma cosa ne pensa Hansen?

Semplicemente che il tema delle 10000 ore di pratica è tutt’ora valido ma forse più corretto se dedicato ad una passione o un hobby rispetto che al lavoro quotidiano… (anche perché ad 8 ore lavorative al giorno, considerando i giorni lavorati in un anno il vostro capo dovrebbe attendere più di 6 anni per vedervi produttivi ;-).

Quindi, come rivisita Hansen questo punto? In 4 fasi:

  1. Scegli una sola abilità utile nel tuo lavoro da sviluppare alla volta.
  2. Dedicaci 15 minuti al giorno; usa questo lasso di tempo per imparare, sperimentare e poi testare
  3. Isola i micro-comportamenti utili ad ottenere questa abilità
  4. Dopo l’utilizzo di questa abilità “implementata” cerca sempre di ottenere un feedback orientativo

 

Tanto lavoro per un piccolo miglioramento?

Forse sì, ma è da considerare come un miglioramento continuativo, non un upgrade valido solo nel breve termine, quindi, alla fine, il rapporto termine costi/benefici penderà in maniera evidente verso i secondi.

Bello vero? Ma come essere effettivamente motivati?

  • Trovare passione e scopo

Non seguire solo la tua passione, ma cerca i vedere uno scopo finale in essa!

La combinazione di passione e scopo può portare a risultati enormi, perché senza fatica ti ritroverai ad ottenere risultati moltiplicati in maniera logaritmica.

Il tuo lavoro non ti appassiona? È una cosa abbastanza normale, ma niente vieta di trovare uno scopo, anche non diretto che ti appassiona nella totalità del tuo lavoro…

Secondo il professor Hansen, ci sono almeno 6 modi per ottenere o trovare la passione nel proprio lavoro:

  1. Passione nel proprio compito: la passione più ovvia ed immediata. Semplicemente, quello che fai ti appassiona.
  2. Passione nella realizzazione: ad esempio un venditore, non è appassionato del proprio prodotto, ma lo appassiona l’azione di vendita ed il raggiungimento della stessa.
  3. Passione creativa: il progetto su cui lavori non ti interessa, ma sei appassionato alla risoluzione dei problemi, ai test sul campo o ad altre azioni a corollario.
  4. Passione per il gruppo di lavoro: il progetto in sé non è entusiasmante, ma lo sono i compagni di viaggio ed il gruppo di lavoro.
  5. Passione per la conoscenza, l’apprendimento ed il miglioramento: il progetto in sé non è appassionante, ma lo sono le continue sfide che ti portano a confrontarti con informazioni e compiti da imparare.
  6. Passione per l’uso delle proprie competenze: hai delle competenze che sono necessarie al compimento di un progetto; utilizzare le stesse ti appassiona.

 

Il professor Hansen cita anche un esempio pratico, ricavato da un vero studio sui guardiani e manutentori di zoo:

  • Ovviamente gli stessi non sono appassionati all’idea di passare le giornate a raccogliere cacca (soprattutto se lo fai nella zona degli elefanti 😉 quindi manca passione nel loro lavoro
  • Ma il loro scopo è il benessere e la tutela degli animali, quindi, trovano passione e scopo in un compito legato al loro lavoro principale

 

La passione può nascere da diversi approcci al proprio lavoro; è necessario per sfruttarla la meglio investigare su come si valuta e percepisce il valore che si crea ed elargisce agli altri.

Trova “il valore che crei” nel tuo lavoro e sarà più facile appassionarsi ad esso.

 

 

  • Sfida lo status quo e inventati un nuovo modo di lavorare.

Lavorare in maniera intelligente è anche trovare nuovi sistemi per farlo.

Sfida le convenzioni il “l’abbiamo sempre fatto così” e cerca nuovi sistemi per migliorare il tuo lavoro e risultato.

Analizza il lavoro, lo svolgimento da parte tua dello stesso ed adattalo alle tue esigenze e punti di forza.

Solo perché qualcosa è sempre stato fatto così, non vuol dire che quello sia il metodo migliore e più rapido per farla.

Quindi, parti eseguendo le istruzioni, ma traccia il tuo lavoro e pensando con la tua testa, sfruttando competenze ed esperienze pregresse o semplici intuizioni prova ad approntare delle modifiche al tuo lavoro, al fine di renderlo più tuo oltre che ad eseguirlo in maniera migliore e più veloce.

 

 

  • Ispira gli altri

Punto molto semplice ma impegnativo questo.

Essere fonte di ispirazione per gli altri è sempre positivo e dà soddisfazioni, ma questo presume che tu debba essere un esempio, visto che “parliamo” di ispirazione in senso positivo e non in senso peggiorativo.

Ispirare gli altri, sia nell’ambito lavorativo che fuori dallo stesso è una carburante per la nostra autostima e motivazione, ma prevede un duro, intenso e prolungato lavoro prima di arrivare ad essere d’ispirazione altrui.

 

 

  • Nei meeting litiga

Anche questo è un punto controverso ma pensandoci bene corretto.

Alla fine a cosa servono i meeting?

Se devi fare una riunione per essere solo “passivo”, forse non vale neanche la pena andarci, un meeting solamente informativo è probabilmente meno utile di un White paper o una presentazione.

Una riunione deve essere fonte di scambio e di valutazione di diversi punti di vista.

Il litigare in questo punto, significa essenzialmente essere a conoscenza del tema che si affronterà nel meeting e portare propri contributi, pertinenti, anche se non in linea con lo status quo e quindi sfidanti.

Questo punto è legato come concetto al punto 4.

Nelle riunioni massimo rispetto per tutti, contributi pertinenti, ma non aver paura di difendere la tua diversa visione relativa ad un punto.

PS: So che ci “speravi”, no, non è un invito a mandare tutti “a quel paese” alla prossima riunione.

 

  • Non collaborare troppo

Definisci strettamente i lavori di tua competenza, dedicati a quelli e non farti fregare in collaborazioni inutili che “succhieranno” solo il tuo tempo.

Impara a prioritizzare il tuo tempo ed a dire di no a progetti che non aggiungono valore ai tuoi progetti o alle tue competenza.

Troppo spesso le richieste di collaborazione o deleghe portano ad un lavoro su un progetto che magari alla fine non è imporatnet per nessuno e spesso è già stato dimenticato alla consegna del lavoro svolto.

 

 

In sintesi:

Lavora in maniera intelligente , vedrai grandi risultati
Lavora in maniera intelligente , prendi la svolta per l’eccellenza

 

Cerca di prioritizzare il tuo lavoro e sii ossessionato nel conseguimento dello stesso.

Cerca uno scopo nel tuo lavoro e perseguilo.

Non dare mai niente per scontato, stabilisci le tue priorità ed i tuoi metodi di lavoro, sii rispettoso dello status quo, ma se necessario cerca di implementarlo.

 

Trova un bilanciamento nel rapporto vita-lavoro ed applica i consigli sopra indicati per la parte relativa al lavoro.

Lavora in maniera intelligente è semplice e ti piacerà perché i risultati saranno evidenti!

 

E tu cosa ne pensi?

Stai già applicando qualcuno di questi principi?

Ritieni questo studio un “americanata” o qualcosa di perseguibile ed ottenibile anche nel nostro contesto lavorativo? Il lavora in maniera intelligente è qualcosa di ottenibile secondo te?

 

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