Il libro della gioia è un incontro tra due grandi esponenti di diverse religioni che espongono le loro teorie, convinzioni e pensieri sul tema della gioia.
Indipendentemente dalla tua religione, dal fatto che tu creda o meno e in che cosa, il tema della gioia e della sua ricerca dovrebbe essere uno dei capisaldi della nostra vita, anche in una giornata triste come quella del ritorno al lavoro dopo le ferie 😉.
Di cosa parla il libro della gioia?
Questo libro raccoglie delle conversazioni avvenute tra Sua Santità il Dalai Lama e l’arcivescovo anglicano Desmond Tutu nel periodo dell’aprile 2015.
Questi due uomini sono innanzitutto due amici che si stimano e si rispettano e questo emerge chiaramente durante la lettura di questa opera (o la visualizzazione di uno dei molti spezzoni più significativi reperibili si YouTube).
Due uomini venerati e rispettati (ma anche odiati) da milioni di persone in tutto il mondo, che riescono a rimanere umili ed “alla mano”, in questa saggia conversazione sull’argomento della gioia.
Perché il libro della gioia?
Perché in un periodo in cui differenze razziali, di classe, di genere, tornano a farsi sentire, grazie anche a un uso “malsano” dei social network, questo libro è un’isola felice.
Un’opera che è un promemoria sull’importanza della connessione tra noi umani, con un richiamo all’essere se stessi e perché no, alla mindfulness, ovverosia, il valore di essere “presenti nel presente”.
Il tutto al fine di gestire e godersi al meglio le relazioni con gli altri. Abilità utile in ogni campo, da quella familiare a quella sul lavoro, quindi perché non conoscerla un po’ meglio? Com’è strutturato il libro della gioia?
Questa opera è una “sbobinatura” di discorsi verbali non sequenziali, per cui i sotto argomenti e le frasi indimenticabili presenti nella stessa sono molte.
Ad esempio:
“Non aiuta nessuno se sacrifichi la tua gioia perché gli altri stanno soffrendo”.
Arcivescovo Desmond Tutu.
Consiglio veramente il libro della gioia, è una opera che fa riflettere e vedere alcuni aspetti della propria relazione con gli altri in maniera diversa.
Una delle parti più belle e profonde (secondo me) è quella relativa al perdono.
Se lo hai già letto, condividi la mia opinione o sei rimasto/a maggiormente colpito da altri concetti?
Il libro della gioia è perfetto per una lettura riflessiva o come regalo a una persona a cui si vuole bene.
Lo hai letto? Cosa ne pensi?
Una risposta a “Il libro della gioia: felicità duratura in un mondo che cambia, la mia recensione”
[…] è un disturbo psicologico che può impedirti di apprezzare il tuo successo e la tua felicità, andando allo stesso tempo a calpestare e maltrattare la tua autostima. Se ti senti costantemente […]