Il libro tocca i temi della disciplina, della responsabilità, della libertà e il concetto di vivere una vita avventurosa. Il risultato sono “le 12 regole per la vita”, un distillato che attinge e mescola la saggezza attica con le ultime ricette scientifiche.
Il risultato è un prodotto facile da leggere e da applicare, per un libro che ha battuto tutti i record di vendita possibili. Così tanto successo che il libro ha poi ottenuto un sequel altrettanto interessante.

Le 12 regole per la vita

Il concetto alla base di questo libro è molto semplice ed efficace. L’autore, che fa spesso uso della saggezza e dei simboli orientali paragona il caos e l’ordine che contraddistinguono le nostre vite con lo Yin e lo Yang. Due cose che dobbiamo mantenere in equilibrio se vogliamo, come un equilibrista, procedere spediti su quello che è il “filo della vita”.

Chi è Jordan Peterson?

Psicologo e professore all’Università di Toronto, Jordan Peterson è ormai un personaggio pubblico molto famoso anche su YouTube e TED. Personaggio poliedrico con un curriculum e frequentazioni fuori dal comune, Peterson deve molto della sua fama alle ospitate televisive in cui non ha mai nascosto il suo sostegno alla libertà individuale.

Il libro

In questa opera Peterson miscela la sua esperienza di ricercatore e psicologo in dodici capitoli. In essi l’autore spiega che la cosa migliore che possiamo avere è l’ordine e il controllo, solo da queste due cose deriverà poi la felicità. Per trovare l’ordine dovremo poi partire dalla ricerca del significato, per un processo che ci può portare a definire meglio e raggiungere i nostri obiettivi.

Il libro fornisce consigli di vita attraverso saggi in principi etici astratti, psicologia, mitologia, religione e aneddoti personali. Ecco le dodici regole per la vita:

Regola #1: Stai dritto, tieni le spalle indietro

“Quindi, presta attenzione alla tua postura. Smettetela di abbassarvi e di curvarvi. Parla con la tua mente. Metti avanti i tuoi desideri, come se tu ne avessi diritto, almeno lo stesso diritto degli altri. Cammina a testa alta e guarda dritto davanti a te. Osa essere pericoloso. Incoraggia la serotonina a fluire abbondantemente attraverso le vie neurali che cercano disperatamente la sua influenza calmante”.

Jordan Peterson

Il concetto della postura come “influenzante” della mente e delle proprie convinzioni non è una novità. Affrontato anche da Amy Cuddy in uno dei TED più visti e citati di sempre, l’avere le spalle dritte è da vedere sia in ottica “muscolare” che “mentale”.

Sotto questo secondo ambito, l’avere le spalle avanti va a solleticare e dare fastidio al nostro Cervello Rettiliano, con due differenti vantaggi dati dalla scelta consapevole di questa posa:

1. Ti permette di rafforzare ed esercitare il dominio e la fiducia su te stesso e verso il mondo

2. Dimostra a te stesso e agli altri che sei pronto a prendersi le tue responsabilità

“Stare dritti con le spalle indietro significa accettare la terribile responsabilità della vita, con gli occhi ben aperti. Significa decidere di trasformare volontariamente il caos del potenziale in realtà di ordine abitabile. Significa adottare il peso della vulnerabilità autocosciente e accettare la fine del paradiso inconscio dell’infanzia, dove la finitudine e la mortalità sono solo debolmente comprese. Significa intraprendere volontariamente i sacrifici necessari per generare una realtà produttiva e significativa (significa agire per compiacere Dio, nel linguaggio antico).”

Jordan Peterson

Regola #2: Tratta te stesso come qualcuno di cui sei responsabile

Non dovresti aver cura solo del tuo partner, dei tuoi familiari o del tuo gruppo di lavoro. Dovresti prenderti cura anche di te stesso, magari, a volte anche considerandoti come una “terza persona”.

In questo modo riuscirai a dare la giusta importanza alle tue esigenze, senza sempre metterti in coda o dopo a tutto.

Agisci verso te stesso nello stesso modo in cui ti prenderesti cura, aiuteresti e saresti doveroso verso qualcuno che ami e apprezzi.

La Regola 2 trova principalmente applicazione in due diversi contesti:

  1. Se rafforzi te stesso potrai essere pronto a difenderti dagli altri e dalle sfide della vita
  2. Il tuo te stesso forte potrà essere più d’aiuto per i tuoi cari nel momento del bisogno.

“Rafforzare l’individuo. Inizia con te stesso. Prenditi cura di te stesso. Definisci chi sei. Raffina la tua personalità. Scegli la tua destinazione e articola il tuo Essere. Come il grande filosofo tedesco del diciannovesimo secolo Friedrich Nietzsche ha brillantemente notato, ‘Colui la cui vita ha un perché può sopportare quasi ogni come’”.

Jordan Peterson

 Regola #3: Circondati di persone che vogliono il meglio per te

La regola che enuncia che sei la media delle 5 persone di cui ti circondi rappresenta una grande verità. Se ti circondi di persone che ti sostengono e possono esserti di supporto nel raggiungimento del tuo obiettivo avrai una rete di supporto che festeggerà le tue vittorie e ti sosterrà nel momento del bisogno.

Sforzati quindi di circondarti di brave persone. Persone che oltre le caratteristiche superficiali come il senso dello stile o lo status social-economico possano aiutarti a creare un cambiamento positivo. Certo, potresti sentirti inferiori a queste persone soprattutto all’inizio, ma questa sensazione sarà un ulteriore booster verso il risultato che vuoi ottenere.

Regola #4: la gara è solo su te stesso

Trova il tuo vero te stesso e non confrontarti con gli altri. Dietro a quella che potrebbe essere una facciata pubblica, ognuno sa di casa sua.

Sarebbe quindi un errore confrontarsi e paragonarsi con altri che potrebbero essere partiti da una condizione diversa o avere differenti problematiche.

Soprattutto meglio evitare i confronti sulle apparenze (social network etc).

“Anche un uomo su una nave che affonda può essere felice quando sale a bordo di una scialuppa! E chissà dove potrebbe andare, in futuro. Viaggiare felicemente può essere meglio che arrivare con successo…”

Jordan Peterson

Fai periodicamente il punto tramite un confronto, ma usa il tuo “vecchio” te stesso come riferimento.

 

Regola #5: Educa i tuoi figli per il mondo vero

Educare i propri figli è probabilmente il compito più impegnativo di una vita. Una continua lotta tra regole e vederlo felice, tra proibizioni e permissioni. Diventa quindi importante stabilire delle regole che loro possano conoscere e mantenere. In particolare le regole dovranno essere formative, ossia efficaci e validi per tutta la loro vita.

 

Regola #6 – Prima di criticare il vicino, guarda nel tuo cortile

“Se si vuole vivere una vita piena, si mette prima in ordine la propria casa; e solo allora si può sensatamente mirare ad assumere responsabilità più grandi”.

Jordan Peterson

Prima di lamentarsi del mondo o della propria situazione, è necessario iniziare in piccolo e considerare le proprie circostanze:

  • Hai approfittato pienamente delle opportunità che vi sono state offerte?
  • Stai lavorando sodo per la tua carriera? Oppure, stai lasciando che l’amarezza e il risentimento ti trattengano e ti trascinino giù?
  • Hai fatto pace con le persone importanti della tua famiglia?
  • Stai trattando i tuoi cari con il rispetto che meritano?
  • Hai eliminato o stai provando a eliminare abitudini negative che influenzano la tua vita?

Parti dal piccolo ed estendi il tuo controllo verso il grande. Non pretendere di controllare un’azienda se non sai controllare la tua famiglia. Non dare giudizi sul mondo se nel tuo piccolo ci sono tensioni o discorsi rimasti sospesi.

le 12 regole per la vita
le 12 regole per la vita

Regola #7: Persegui ciò che è significativo (non ciò che è conveniente)

Lascia perdere le effimere gratificazioni a breve termine e metti tutto il tuo impegno nel cercare di conseguire quello che conta. Perseguire qualcosa di significativo ti aiuterà a essere una persona migliore e più felice, aiutandoti anche ad affrontare la sofferenza. Scegli il sacrificio piuttosto che la gratificazione istantanea.

Peterson spiega che questi piccoli impatti positivi vi aiuteranno a crescere come un fiore di loto. Questi fiori nascono sul fondo di un lago fangoso e crescono lentamente. Alla fine, i fiori di loto escono meravigliosamente alla luce del sole. Un processo faticoso e difficile, di cui il mondo apprezza solo il risultato finale.

“Essere a cavallo di questa dualità fondamentale significa essere in equilibrio: avere un piede ben piantato nell’ordine e nella sicurezza, e l’altro nel caos, nella possibilità, nella crescita e nell’avventura. Quando la vita si rivela improvvisamente intensa, avvincente e significativa; quando il tempo passa e sei così preso da quello che stai facendo che non te ne accorgi – è lì e allora che ti trovi esattamente sul confine tra ordine e caos”.

Jordan Peterson

Regola #8: Non mentire

Mentire a volte sembra la soluzione più semplice. Una soluzione che però dura poco e nel momento in cui crolla lascia macerie più grandi della toppa che la menzogna ha coperto.

Ricerca sempre la verità, soprattutto verso te stesso.

“Se la tua vita non è come potrebbe essere, prova a dire la verità. Se ti aggrappi disperatamente a un’ideologia, o ti crogioli nel nichilismo, prova a dire la verità. Se ti senti debole e rifiutato, e disperato, e confuso, prova a dire la verità. In Paradiso, tutti dicono la verità. Questo è ciò che rende il paradiso. Dite la verità. O, almeno, non mentire”.

Jordan Peterson

Regola #9: ascolta senza giudicare

Non saprai mai abbastanza per poter giudicare. Quindi semplicemente ascolta.

“Quindi, ascolta, a te stesso e a coloro con cui stai parlando. La tua saggezza allora non consiste nella conoscenza che hai già, ma nella continua ricerca della conoscenza, che è la forma più alta di saggezza.”

Jordan Peterson

 

Regola #10: Sii preciso nel tuo discorso interno

Quando abbiamo un problema siamo spesso tentati di dimenticarlo, sperando che si risolva da solo.

Ma questa non è una soluzione efficace. Se vogliamo che il problema si risolva dobbiamo affrontarlo. Pianificando la sua possibile risoluzione potremo effettivamente risolvere il problema. Questo oltre a un effetto pratico immediato porterà a un maggior convincimento e risoluzione negli altri problemi.

Inoltre, una volta risolto il problema ci sembrerà una minuzia e che lo stesso lo abbiamo ingigantito noi stessi, mentalmente, anche a causa della procrastinazione che ci ha frenato nella nostra risoluzione.

Regola #11: Non tenere i bambini sotto una campana di vetro

“La questione morale fondamentale non è come proteggere completamente i bambini dalla disavventura e dal fallimento, in modo che non sperimentino mai alcuna paura o dolore, ma come massimizzare il loro apprendimento in modo che la conoscenza utile possa essere acquisita con il minimo costo.”

Jordan Peterson

Peterson crede che l’essere genitori influenzi il modo in cui i bambini reagiscono al pericolo in futuro. I genitori spesso incoraggiano i loro figli a non rischiare, fare attenzione, stare fermi. Un intento sicuramente positivo almeno nell’immediato ma che può portare a problematiche da adulti.

L’autore crede che allontanare i bambini da queste attività significa che faranno fatica ad affrontare i pericoli del mondo degli adulti.

 

Regola #12: Cerca il bello nelle piccole cose

La felicità e le piccole gioie non arrivano solo da eventi giganteschi. Possiamo godere un momento di felicità e serenità anche apprezzando le piccole cose. Anche questo concetto è stato ripreso già molte volte, per qualcosa che è conosciuto anche con il nome di “diario della gratitudine”.

Peterson ammette che è facile concentrarsi sulle parti brutte della vita.

Per contrastare ciò, presta molta attenzione all’amore e alla bellezza intorno a te. Soffermati su questi momenti per aumentare il loro impatto sulla tua vita.

 

Riassunto finale e recensione di le 12 regole per la vita

Nelle righe precedenti puoi trovare una mia reinterpretazione, forse personale de “12 regole per la vita”. Quello che io ho elaborato dalla lettura dello stesso potrebbe non essere quello che rimarrà in te.

Sarò sincero, per certi versi non amo molto alcune delle affermazioni del Peterson “ospite tv, ma ciò non toglie che il libro sia ben scritto e realizzato. Non un must have della crescita personale ma comunque qualcosa che fa piacere leggere e può essere utile.

E tu cosa ne pensi?

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