Si tratta di uno dei termini più utilizzati dalla crescita personale e dal Self-Care degli ultimi anni. Solo la parola resilienza batte probabilmente la popolarità della parola “empatia” tra i nuovi termini di questo “settore”.
Visto che è così popolare e che spesso viene utilizzata a sproposito, è arrivato il momento di capire esattamente cosa sia, come svilupparla, a cosa serve e quali tipi ne esistono.
Ecco a voi tutto sull’Empatia!
Ti chiedo solo una cosa… Alla fine di questo articolo, condividilo o lascia un commento, dimostra un pò di empatia verso il creatore dello stesso.😉
Empatia: definizione e significato
L’empatia è una capacità fondamentale per le relazioni umane, che consiste nella capacità di comprendere e “sentire” le emozioni degli altri. Si tratta di un processo complesso che coinvolge la percezione, la comprensione e la condivisione delle emozioni altrui.
Per semplificarlo potremmo dire che essere empatici significa “sapersi mettere nei panni altrui”.
Per molti psicologi, l’empatia è considerata una delle caratteristiche fondamentali dell’intelligenza emotiva, ovvero la capacità di riconoscere, comprendere e gestire le proprie emozioni e quelle degli altri. Si può quindi definire come una forma di “condivisione emotiva”, che consente di stabilire un contatto emotivo con gli altri e di comprendere le loro esperienze.
Esistono diverse forme di empatia, in particolare:
Empatia cognitiva
L’empatia cognitiva consiste nella capacità di comprendere le emozioni degli altri attraverso la cognizione, ovvero la capacità di percepire e interpretare il linguaggio non verbale, le espressioni facciali, le vocalizzazioni e i comportamenti degli altri.
Empatia affettiva
L’empatia affettiva, invece, è la capacità di sentire e condividere le emozioni degli altri attraverso l’esperienza diretta delle stesse.
I 4 tipi alternativi di empatia
Oltre alle due tipologie principali di empatia ne possiamo trovare tratteggiate alcune altre forme, che però non sono universalmente riconosciute a livello scientifico e che riporteremo solo per dovere d’informazione.
Eccole:
- Ambientale: la persona sente ciò che accada al pianeta a livello profondo
- Intellettuale: permette di “sentire e comprendere” il cervello delle persone. Si potrebbe quasi considerare come una terapia affettiva potenziata
- Locale: la persona che la prova si sente molto collegato a certi luoghi e totalmente estraneo da altri che vorrebeb evitare (cari mariti, ecco la scusa per evitare lo shopping del sabato pomeriggio)
- Medica: un mepatico medico può individuare le malattie nelle altre persone ed è capace di sentire la sofferenza e il dolore che le stesse provano
Come si allena?
L’empatia può essere allenata attraverso l’esperienza diretta con gli altri, l’osservazione dei loro comportamenti e la pratica della meditazione e della mindfulness. La meditazione, in particolare, può aiutare a sviluppare la consapevolezza e la capacità di concentrarsi sul momento presente, migliorando la comprensione e la consapevolezza delle proprie emozioni e di quelle degli altri.
Perchè é così importante?
L’empatia è importante perché consente di stabilire relazioni positive con gli altri, di comprendere le loro esperienze e di collaborare con loro in modo efficace. É inoltre fondamentale per la gestione dei conflitti e per la creazione di un clima di fiducia e di collaborazione all’interno delle comunità.
In definitiva, l’empatia è una capacità fondamentale per le relazioni umane e può essere sviluppata e allenata attraverso la pratica e la consapevolezza. Se siamo in grado di sviluppare l’empatia, potremo creare relazioni più significative e positive con gli altri e contribuire a creare un mondo migliore per tutti.
L’empatia “non viaggia mai da sola”. La troviamo infatti spesso abbinata ad altri stati e predisposizioni d’animo. Scopriamo i più comuni.
Empatia e compassione
L’empatia e la compassione sono due concetti strettamente correlati, ma non del tutto equivalenti. La compassione è infatti qualcosa che possiamo “sentire” e ci spinge ad agire per alleviare la sofferenza degli altri.
La compassione, d’altra parte, va oltre l’empatia e implica un sentimento di profonda empatia e preoccupazione per gli altri. Quando siamo compassionevoli, ci preoccupiamo genuinamente per il benessere degli altri e agiamo di conseguenza. Ciò può significare offrire supporto emotivo, fornire aiuto materiale o fare la differenza in altre maniere che possono alleviare la sofferenza degli altri.
In sintesi, mentre l’empatia è la capacità di comprendere i sentimenti degli altri, la compassione è la volontà di fare qualcosa per alleviare la loro sofferenza. Entrambi questi attributi sono importanti per costruire relazioni significative e aiutare gli altri, la prima è però meno spinta e più figurativa, mentre la seconda “prevede un passo in più”.
Empatia e differenza con la bontà
Come già scritto, l’empatia è la capacità di comprendere e sentire le emozioni degli altri, di mettersi nei loro panni e vedere le cose dal loro punto di vista. Questo significa essere in grado di riconoscere e rispondere alle emozioni degli altri in modo appropriato.
La bontà, d’altra parte, si riferisce a un insieme di comportamenti positivi, come la gentilezza, la generosità, la compassione e la tolleranza. Questi comportamenti riflettono l’intenzione di fare il bene degli altri, anche se ciò può richiedere un certo sacrificio personale.
Sebbene l’empatia e la bontà siano entrambe importanti nella relazione con gli altri, sono concetti diversi. L’empatia è un’abilità cognitiva che ci permette di capire meglio gli altri, mentre la bontà è un comportamento che dimostriamo nei confronti degli altri. In altre parole, l’empatia ci aiuta a capire i sentimenti degli altri, mentre la bontà ci spinge ad agire per il loro benessere.
È possibile essere empatici senza essere buoni, e viceversa. Tuttavia, quando le due cose si combinano, si possono creare relazioni più forti e significative con gli altri.
Per concludere
L’empatia ci permette di comprendere meglio le emozioni e i sentimenti degli altri, ci aiuta a metterci al loro posto e a capire le loro prospettive. Questo ci consente di costruire relazioni più forti e significative con gli altri, migliorando la nostra comunicazione e la nostra capacità di lavorare in gruppo.
Inoltre, ci rende più comprensivi e tolleranti nei confronti delle differenze e delle opinioni degli altri. Ci aiuta a superare le barriere culturali, linguistiche e sociali, e ci consente di creare legami con persone che altrimenti potremmo considerare straniere o diverse.
Infine, si tratta di un’abilità essenziale per il benessere psicologico e fisico. Essere in grado di comprendere e di essere solidali con gli altri ci fa sentire meno soli, ci rende più resilienti alle difficoltà e ci permette di essere più felici e soddisfatti della nostra vita.
In breve, svilupparla ci permette di essere migliori come persone e di avere una vita più soddisfacente e significativa.