8 miti sul denaro che potrebbero condizionarti
miti sul denaro
Il denaro e la gestione dello stesso è una parte importantissima della nostra vita e della crescita personale, spesso alcuni miti sul denaro sono radicati nel nostro io più profondo e seppr inconsciamente ci condizionano nelle nostre scelte ed azioni quotidiane…
In molti casi, la crescita personale nasce anche dalla necessità di gestire il proprio denaro, in modo da utilizzarlo al meglio e cercando sistemi per farlo crescere (o quanto meno far crescere il cash flow, ossia la differenza tra soldi “guadagnati” e soldi “spesi”).
Personalmente ho sempre seguito l’argomento soldi con molto interesse (sì, datemi del venale 😉
e spesso, sia chiaccherando con parenti ed amici, sia leggendo sui siti internet mi sono ritrovato di fronte ad alcune convinzioni di uso comune, errate e fuorvianti ma in molti casi architravi del nostro atteggiamento verso il denaro.
Proviamo quindi ad analizzare le convinzioni più comuni ed utilizzate in questo ambito ed a vedere se le stesse sono da comprovare o smontabili in maniera logica e scientifica… I miti sul denaro!
8 miti sul denaro che potrebbero condizionarti:
1) Il denaro è scarso
Questo è un mito sul denaro che ci condiziona spessissimo.
Ci viene insegnato sin da piccoli che il denaro è scarso e che la gestione dello stesso ed il risparmio “ossessionato” siano la soluzione migliore per le nostre finanze, quindi dobbiamo trattenere il denaro con le unghie e con i denti.
Attenzione; il concetto in linea di massima non è sbagliato, quello che è errato è l’estremizzazione dello stesso, cercando di risparmiare anche l’ultimo centesimo e condizionando la nostra vita ed i nostri atteggiamenti al punto di “sprecare” più tempo nel cercare di risparmiare qualche euro, rispetto al valore che potremmo ottenere guadagnandoli.
Questo è un concetto molto americano e da essi esasperato (penso ai famosi raccoglitori seriali di coupon o a quelli che conservano tutto, ma proprio tutto) ma sta prendendo piede spesso anche da noi.
Quante volte si spreca un ora del nostro tempo per risparmiare un euro o si passano giornate intere girando per negozi al fine di trovare un prezzo inferiore di pochi euro per un oggetto desiderato?
La frugalità è allettante perché dà l’impressione di un risultato immediato con poco sforzo, ma la stessa muove molte volte i centesimi di euro, non gli euro stessi!
2) Non è quanto guadagni, è come spendi
Anche questa affermazione relativa ai miti sul denaro ha un fondo di verità, ma non è quella assoluta.
Ciò che si spende è importante, ma lo è molto anche ciò che guadagni.
Lo scopo principale a livello di finanza personale dovrebbe essere quello di allargare il più possibile la forbice tra i guadagni e le spese.
Se nel secondo ambito il margine di manovra è abbastanza limitato, nel primo invece i margini sono maggiori in quanto ciò che guadagni non ha un limite teorico.
Immaginiamo che guadagni 1500 euro al mese e ne spendi 1000 €.
Probabilmente non potrai ridurre le tue spese più del 20%, portando la tua differenza in termini di entrata a 700 euro; pensa invece se riuscissi ad aumentare i tuoi guadagni…
Ci sarà sempre un limite insuperabile in termini di risparmio, ma non c’è un limite teorico in termini di guadagno.
Se i tuoi guadagni lievitassero di varie centinaia di euro, rimanendo agli stessi livelli di spesa in poco tempo la differenza entrate/uscite si incrementerebbe esponenzialmente.
3) Il denaro non ha importanza
Ah ah ah…
Se il denaro non ha importanza perché al mattino ci alziamo al suono della sveglia e non quando lo decide il nostro orologio biologico?
Perché ci affolliamo nel traffico, in code che ci fanno perdere tempo e pazienza per arrivare ad un posto di lavoro che spesso non amiamo per niente?
Perché alla fine il denaro la sua importanza la ha…
Posso capire se qualcuno mi dice che i soldi non contano quando vede passare per strada una Ferrari, ma non credo che a nessuno non interessino i soldi per i beni primari e per qualche “seppur piccolo” sfizio.
Però il denaro usato nel giusto modo ha sempre importanza, in quanto oltre ad aiutarci a soddisfare i bisogni primari ci permette di ottenere esperienze che ci rafforzano e spesso di scambiarlo in cambio dell’unico bene finito e non ripristinabile che è il tempo.
Il tempo scarseggia ed è finito, è un bene scarso e non ripristinabile, quindi ha un valore più alto di quello del denaro.
Uno dei concetti che mi piace dell’indipendenza finanziaria è quello ch dice che fino a quando non la raggiungerai scambierai tempo e denaro.
Ciò significa che stai scambiando qualcosa di raro e non replicabile per qualcosa di valore inferiore.
Questo è un commercio perdente.
4) Il denaro è la radice di tutti i mali
Questa non mi trova per niente d’accordo; questo è quello in cui non trovo nemmeno un fondo di verità tra i vari miti sul denaro… al massimo può esserlo l’avidità sullo stesso, come dice anche Papa Francesco…
Il denaro in sé è come un attrezzo; dipende dall’suo che ne farai, il possesso dello stesso non dovrebbe influenzare il modo di porsi di fronte a se stessi o agli altri.
Il denaro è una leva, un amplificatore… Se sei predisposto ad aiutare gli altri il denaro moltiplicherà la tua propensione, se viceversa sei meschino e taccagno, povero o ricco che tu sia non ci saranno margini di miglioramento.
5) Il denaro causa conflitto
Spesso i cambi generazionali, i discorsi relativi alle eredità ed alle spartizioni e gli scontri derivati dalle economie di mercato o dalle guerre possono portarci alla convinzione che il denaro porti a conflitti inevitabili.
Quindi, la parte più remota di noi, il rinomato cervello rettiliano, ci può far arrivare alla conclusione che alla fine il denaro forse è meglio non averlo per evitare alla radice questo conflitto…
In realtà la gestione dei soldi e le conseguenti spese riflettono la tua personalità e le tue convinzioni.
Come già detto per il punto precedente, il denaro è solamente un amplificatore, non una sorgente.
Il denaro dovrebbe riflettersi nelle nostre dichiarazioni e valori ed accrescerle portandoci più vicino, in maniera più rapida, al raggiungimento dei nostri obiettivi.
Pensare ai soldi e parlare di essi non è un male o un peccato, il denaro piò essere un mezzo perfetto per aiutarci nei nostri scopi ed obiettivi.
6) I ricchi fanno schifo
“Tranquilli, non mordono, sembrano ma non sono diversi da noi”. 😉
Questa convinzione mi sembra un po’ simile al punto di vista della volpe in riferimento all’uva che non riusciva a raggiungere…
Per molte persone questa frase mi sembra una scusa, una pezzuola con cui lenire la convinzione (autoimposta) che non si sarà mai uno di quelli.
Se diciamo e siamo strenui difensori del fatto che giudicare qualcuno solo perché ha “le pezze al culo” dovremmo mantenere lo stesso punto di vista anche se la persona in oggetto il c**o ce l’ha comodamente appoggiato sul sedile di un auto di lusso…
7) Si ok è ricco ma….
È ricco ma non si gode la vita come me!
È ricco ma chissà com’è la sua vita in famiglia, non vedrà mai moglie e figli”
È ricco ma chissà com’è messo sotto (scusate il francesismo 😉
Quante volte abbiamo sentito dire (o abbiamo pensato) queste frasi!
Come per il punto precedente spesso ci si ritrova a dover trovare qualcosa che non va in qualcosa che per noi è irraggiungibile.
Persone che hanno un ambiente familiare “mal gestito” ce ne sono sia ricche che povere…
Forse i ricchi la vita se la godono di più di molti altri…
E non credo che il gonfiore del portafoglio nel lato posteriore dei pantaloni sia rapportato a quello che c’è davanti 😉
Anche in questo caso spesso c’è una convinzione diffusa che spinge ad affossare chi ci sembra “migliore” di noi, diminuendo altre caratteristiche o “requisiti” dello stesso ad un basso livello al fine di ottenere una media corrispondente (o inferiore) a quello che riteniamo il nostro stile di vita…
Una persona non fa schifo per quanti soldi ha in banca, può avere atteggiamenti schifosi e riprovevoli, al contrario apprezzabili e condivisibili indipendentemente dal numero di zeri sul conto corrente…
8) I profitti sono fatti sfruttando gli altri
Perché se qualcuno vince qualcun altro deve per forza perdere?
Non siamo in una partita di basket in cui qualcuno deve per forza vincere…
Se decido di comprare qualcosa, quindi potenzialmente sto arricchendo qualcuno, è perché il bene o il servizio venduto dallo stesso è qualcosa che arricchisce anche me, a livello di tempo, di esperienze o di utilità…
I profitti che si ottengono non sono fatti per forza sfruttando qualcun altro, i prodotti che vengono venduti non sono per forza “ciofeche” e non sta in piedi il concetto che una proprietà o servizio dovrebbe essere fornito sempre gratuitamente o al costo.
Se produco qualcosa o un servizio che arreca valore è giusto che lo stesso mi venga riconosciuto.
Se creo un applicazione o un software che ti permette di risparmiare un’ora al giorno di tempo, perché non cercare di monetizzarla?
Alla fine ci guadagniamo in due. Chi vende il prodotto guadagna del denaro, chi lo acquista risparmia (cioè guadagna) un’ora al giorno che gli permetterà di usare la stessa per altri scopi (o anche solo per riposarsi sul divano ;-).
Non sempre le transazioni economiche devono essere win-lose (uno vince uno perde); le migliori, più soddisfacenti e che vengono ripetute nel tempo solo quelle che danno valore a tutti (win-win).
Chi applica la strategia win-lose avrà vita breve nel campo della vendita e del profitto; potrà avere degli exploit ma avrà una durata di breve termine; viceversa chi darà valore in cambio di denaro, fino a quando lo stesso gli sarà riconosciuto e resterà contestuale, non avrà problemi a rimanere in affari.
Perché questi 8 miti sul denaro che potrebbero condizionarti?
Perché spesso sono convinzioni insite dentro di noi che non permettono alla nostra mentalità imprenditoriale di fiorire e ci fanno vivere male.
La crescita, secondo unmillimetro.com passa anche da una crescita economica, che se investita correttamente ci può portare ad una maggior serenità, ad avere più alternative e possibilità di scelta ed a dedicarci maggiormente e con più “potenza” ai nostri goal!
Cosa ne pensi di questi 8 miti sul denaro che potrebbero condizionarti?
Li ritieni un “americanata” o pensi che ci possa essere del vero in essi anche per il nostro contesto?
Ti dico la verità, io spesso inconsciamente mi ritrovo a pensare al punto 7…è un miglioramento che sto cercando di fare… “l’abito ed il portafoglio non fanno il monaco” è un detto che dovremmo tenere a mente più spesso….
Una risposta a “8 miti sul denaro che potrebbero condizionarti”
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