Il film “La ricerca della felicità”, diretto dall’italiano Gabriele Muccino e magistralmente interpretato da Will Smith non è un opera di finzione. Questa film racconta infatti il percorso di vita e le gesta di Chris Gardner, al momento imprenditore e divulgatore di successo.
Un film che, se lo hai visto ti ha sicuramente emozionato e spinto a fare qualcosa di meglio per te stesso e la tua vita.
Ma da dove partire in questo percorso di ricerca?
Ovviamente da una storia. La storia è quella di Chris Gardner, che, come nell’interpretazione di Will Smith ha passato un periodo molto travagliato negli anni 80, periodo poi superato con successo, come dimostra il suo reddito e le sue aziende. Periodo e percorso che ha lasciato un segno ed una lezione. Lezione che Chris Gardner ha raccontato in un libro, poi trasformato in film.

Siamo alla fine degli anni 70 e Chris è uno studente universitario che si appresta ad entrare nel mondo del lavoro. Ingresso non fortunato quello per il buon Chris, visto che le conseguenze delle scelte effettuate in questo ambito portano ad una burrascosa fine del suo matrimonio. Fine causata anche dal fatto che il buon Chris si innamora e mette incinta una studentessa con cui andrà poi a convivere e da cui nascerà Christopher Jarrett, coprotagonista del film insieme al padre.
Scelte lavorative ed amorose che portano il buon Chris su un ottovolante emozionale ed economico, che lo porterà dal raddoppio dello stipendio (da assistente di laboratorio a venditore di apparecchiature mediche), fino all’incontro che gli cambierà la vita, quello con una Ferrari.

Nota a margine ma fondamentale per l’intera storia: Chris ha un rapporto molto stretto con la madre che è la sua ispiratrice e musa. Tra le tante cose imparate dalla stessa:
“puoi contare solamente su te stesso, la cavalleria non sta arrivando”
‘Figlio mio, se solo lo vorrai, un giorno tu potrai guadagnare un milione di dollari’. Scioccato, ascoltai le sue parole senza rispondere.
Una Ferrari in un parcheggio può rappresentare il primo passo per La ricerca della felicità?
In quell’istante e in quella fantastica Ferrari 308 rossa decappottabile che si muoveva lentamente nel parcheggio – con al volante un tizio alla ricerca di un posto – c’era qualcosa che mi spinse ad avvicinarmi per iniziare una di quelle conversazioni che ti cambiano l’esistenza.
É in un parcheggio che Chris ha uno di quegli incontri cambia vita. Lì incontra infatti un broker famoso, appunto alla guida della tanto agognata Ferrari. Parlando con lui Chris decide di cambiare vita ed iniziare la carriera da broker.
Un salto nel buio, con una chiara visione del futuro (“Finché riuscivo a concentrarmi sulle destinazioni future mi proteggevo dalla disperazione”) e tanta speranza, passione e perseveranza nel presente.
Salto che lo porta a lavorare senza stipendio, facendo letteralmente la fame e vivendo da senzatetto. Un salto a cui ha resistito, agevolato dal ricordo delle parole della madre e di quelle di un predicatore che predicava:
Percorri il tuo cammino, predicava.
Questo è il punto cruciale del film, la resilienza e l’auto motivazione, con un sogno in mente di mirare ad un grande obiettivo. Un obiettivo a cui Chris mira con tutte le sue forze, con un focus unico.
Un obiettivo che raggiungerà, in un classico finale da favola.
Cosa si può imparare da La Ricerca della Felicità e la vita di Chris Gardner?
- devi credere tantissimo in te stesso
- il momento cambia vita può arrivare in qualsiasi momento, sta solo a noi coglierlo
- non devi aver paura di mollare tutto per seguire il tuo sogno
- devi essere focalizzato su uno ed uno solo obiettivo, che deve essere tuo!
Per concludere
Come molte altre storie di successo americane (che come la punta di un iceberg sono spesso le uniche visibili) tutto parte da una condizione di sofferenza e di non accettazione dello status quo. A questo si aggiunge una propensione al rischio ed salto nel buio che nel nostro paese non sono così comuni.
Penso che la nostra condizione di “avere abbastanza” sia limitativa in questo ambito, visto che azioni come quelle che fa il buon Chris sono tipiche di chi “si trova con l’acqua alla gola”. Per questo motivo, ho apprezzato il film, la trama e la grandissima forza di volontà del protagonista, ma dallo stesso non sono riuscito a trovare ispirazione per la mia quotidianità.
Sbaglio io? Tu cosa hai provato e cosa la visione di questo film ti ha portato a cambiare nella tua vita e nei tuoi sogni?
(tra l’altro il tema “auto di lusso” nel parcheggio è la scintilla anche di MJ De Marco in Autostrada della Ricchezza, anche se in quel caso si tratta di una Lamborghini…)
Come avrai capito, sono un vero appassionato di crescita personale e miglioramento, quindi non mi pesa scrivere questi articoli e non lo considero un peso o un lavoro. Pero’ come tutti adoro le gratificazioni e soddisfazioni; quindi, se qualcosa di questo post o sito ti è piaciuto ti chiedo di condividerlo, niente di più. Grazie in anticipo!
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