Quando si parla di produttività personale si finisce spesso a discutere degli stessi concetti, spesso ripresi da guru americani; concetti utili e veritieri per molte persone ma che potrebbero non esserlo per tutti; ecco a voi i falsi miti della produttività personale.
Questo potrebbe sembrare un articolo un po’ controcorrente, che va in contrapposizione con altri concetti di crescita e produttività personale già esposti anche in questo blog, ma non è così, è semplicemente una visione da un altro punto di vista, che non fa mai male…
La stessa ricetta, lo stesso metodo potrebbe non essere ottimale per tutti e cercare di adeguarsi a dettami che vanno per la maggiore potrebbe non essere il metodo migliore per noi stessi per ottenere i risultati desiderati.
I falsi miti della produttività personale, sono quelle convinzioni che leggiamo come “miracolose” per la nostra produttività e che se applicate in maniera “fanatica” da soli ci dovrebbero portare ad ottenere i risultati voluti.
Ma quali sono questi miti della produttività personale?
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Devi essere una persona mattutina
Svegliati alle 5 del mattino ed immediatamente diverrai una persona produttiva.
Potrebbe essere vero ma non è sicuramente una verità assoluta; svegliarsi prima vuol dire andare a dormire presto (dormirai bene le tue 6/7 ore vero?), quindi il numero totale di ore a disposizione per la tua produttività rimarrà uguale…
Inoltre non tutti riescono a partire di slancio di prima mattina; molti di noi passerebbero la prima parte di questo risveglio anticipato in uno stato di semi-veglia ben poco produttivo.
Esistono molti esempi di persone di successo che sono fieri “night owl”, ossia “gufi notturni”, coloro che lavorano fino a tardi alla sera e rendono al meglio proprio in quelle ore.
Tutto sta nel fare un po’ di esperimenti e capire in che orari si è più produttivi, in base al tipo di lavoro ed alle esigenze personali.
Il vantaggio più grande di essere una persona mattutina?
Puoi avere un po’ di vantaggio rispetto agli altri e che potresti trovarti una/due ore di tempo produttivo ininterrotte, senza chiamate, e-mail o altre interazioni.
Vantaggio che si azzera se il tuo “concorrente” è un night owl ed ha fatto il suo lavoro la sera prima 😉
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Pulito equivale ad organizzato (si parla di aree di lavoro, non della tua igiene personale)
Un altro mito molto americano; se il tuo ambiente di lavoro è pulito sarai molto più produttivo.
Certo, ma se è semplicemente pulito perché ho buttato tutto alla rinfusa in qualche cassetto come la mettiamo?
Per lavorare bene il tuo ambiente dovrà essere minimamente organizzato, ossia, ogni cosa dovrebbe avere un posto, una locazione che permetta di raggiungerla in pochi secondi senza perdere tempo prezioso alla ricerca della stessa.
Quindi via libera ad un minimo di disordine, perfetto per aumentare la creatività (senza scadere in un altro abusato mito).
Anche perché spesso l’organizzazione maniacale serve solo per renderci fintamente produttivi; come quando non hai voglia di lavorare e passi ore a riorganizzare le cartelle o i preferiti, in maniera di sentirti impegnato, ma purtroppo in attività a valore aggiunto pari a zero.
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Più ore lavori più sei produttivo
A meno che non lavori per qualcuno che ti paga a costo orario senza verificare quantità e qualità del lavoro fatto, anche questo è un falso mito da sfatare.
Lavorare 10, 12 ore al giorno spesso non porta a maggiori risultati rispetto al lavorare un numero inferiore di ore.
Si tratta di qualità contro quantità.
Nessuno dice che dovrai lavorare 4 ore alla settimana (impossibile, almeno inizialmente) ma una corretta pianificazione dei tempi di lavoro unita a dei periodi di pausa daranno risultati maggiori rispetto ad interminabili maratone lavorative.
Freschezza fisica e mentale, meno stress e tempo per ricaricarsi sono fondamentali per la nostra produttività.
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Sotto pressione si lavora meglio!
Sei forse un cibo che buttato in una pentola a pressione cuoce in meno tempo rispetto ad una cottura tradizionale?
Lavorare sotto pressione può portare a risultati strabilianti solo nel breve periodo; lavorare sempre in queste condizioni porterà solo a stressarti e farti esplodere.
Se ti trovi sempre sotto pressione ed in ritardo forse dovresti rivedere le tue priorità e la tua pianificazione.
Ok alla scadenza lavorativa imminente, ad una mole maggiori di lavoro prima di un viaggio o di una vacanza, ma questo non deve essere la normalità; anche perché baserà un solo, piccolo granello di sabbia per inceppare definitivamente tutto il tuo lavoro.
Ami lavorare sotto pressione? Perfetto, datti dei tempi e delle scadenze prefissate per eseguire o terminare un lavoro, ma terminato quel compito torna ad un ritmo lavorativo tradizionale, con qualche pausa prima della successiva stressante sessione!
Questi sono i primi quattro miti della crescita personale che mi sono venuti in mente, nel prossimo post la seconda parte di questi miti e convinzioni.
A proposito, conosci qualche altro mito che potremmo provare a smontare?