Esistono persone tutto “istinto” ed altre tutta razionalità. Ma davvero dovremmo fidarci del nostro istinto e di queste “illuminazioni improvvise?
Queste idee sono efficienti e risolutive o solo “sistemi di sicurezza” elaborati dal nostro cervello rettiliano?
Per sviscerare al meglio il tema dell’istinto, ho deciso di leggere il bestseller di Malcolm Gladwell sul tema. “In un batter di ciglia: Il potere segreto del pensiero intuitivo” lo scrittore presenta tre capisaldi sul potere dell’intuizione umana e dell’istinto.
“Una decisione presa in modo ultrarapido può essere altrettanto buona di una decisione presa con grande cautela e dopo lunghe riflessioni.”
Malcolm Gladwell
Riepilogo del libro:
In una singola frase, questa opera spiega cosa succede quando ascolti il tuo istinto, perché questi giudizi improvvisi sono spesso molto più efficienti della deliberazione cosciente e come evitare che la tua intuizione ti porti a supposizioni sbagliate.
Lezione 1 sull’istinto: Il tuo inconscio è il filtro di informazioni più veloce del mondo.
Nel mondo anglosassone della crescita personale esiste una regola, in ambito decisionale, che dice che bisognerebbe optare per una scelta solo quando si ha almeno il 40% delle informazioni rilevanti, ma senza attendere di averne più del 70%. Ricorda un pò la legge di Pareto e descrive la relazione ideale tra tempo e informazione, assicurando azione rapida, ma non disinformata, senza aspettare che prendere una decisione alla fine un processo senza fine.
Spesso infatti tendiamo ad attendere dettagli insignificanti o non importanti prima di decidere, con il solo scopo, solitamente inconscio, di procrastinare la nostra decisione senza procedere all’azione.
Fortunatamente per te, il tuo inconscio è il sistema di filtraggio delle informazioni migliore e più veloce al mondo.
Quando lo stesso si confronta per la prima volta con nuove informazioni, le passa al setaccio, eliminando immediatamente i fattori meno importanti, giudicando i pochi “fattori fondamentali” in una frazione di secondo e presentandoti la soluzione. Attenzione, non é detto che sia la soluzione giusta o ottimale, quindi non é corretto prenderla come “oro colato” ma é importante tenerne conto.

Lezione 2: quale può essere un primo fattore che fuorvia il tuo istinto?
L’istinto prevede una decisione rapida, istantanea, con ciò che si ha “in mano” senza elaborare troppo le conseguenze.
Ma se “tra le mani” ho già mille altre cose, come farò a gestirle tutte?
Ecco quindi che dovremmo fidarci del nostro istinto soprattutto quando ci troviamo in una condizione in cui siamo tranquilli. Se siamo stressati, stanchi o influenzati da fattori esterni o interni, la parte protettiva del nostro cervello prenderà il sopravvento ed influenzerà la nostra scelta istintiva.
Quando ti trovi in una situazione stressante, questo può renderti temporaneamente autistico e sviluppare una sorta di visione a tunnel, concentrandoti solo sull’informazione più imminente e minacciosa.
Cerca di ridurre lo stress nel modo più rapido possibile. Fai una passeggiata, dedica un pò di tempo alla meditazione o alla lettura, stacca!
Lezione 3: “neutralizza le associazioni automatiche” prima di affidarti alla tua parte istintiva.
A volte abbiamo associazioni automatiche, causate da preconcetti ed esperienze che influenzano le nostre decisioni.
Magari un evento traumatico o una notizia che abbiamo sentito in passato ci ha influenzato a livello inconscio, non permettendoci di giudicare quello che abbiamo di fronte in maniera neutra.
Se pensi un attimo alla tua vita ed alla tua routine, sicuramente ti imbatterai in una o due aree in cui le tue decisioni sono fortemente distorte a causa di antichi pregiudizi. Prova a pensare ad alcune “schermature e filtri” che potresti utilizzare per assicurarti di ottenere solo il 40% delle informazioni pertinenti.
Il libro è ovviamente molto di più di questi soli tre punti, te lo consiglio vivamente, conoscere come funzionano le parti del nostro cervello, soprattutto quelle relativa al processo decisionale é fondamentale per usarlo al meglio…