No tranquillo, UnMillimetro non è diventato un blog di stile o di moda. Il cappello bianco De Bono è semplicemente uno dei 6 cappelli per pensare di questo famoso autore.
Un sistema che abbiamo già descritto nella teoria (partendo dalla recensione del libro) ed anche nella pratica, ma che ora andremo ad approfondire, cappello dopo cappello.
Cappello bianco De Bono
Il cappello bianco di De Bono è un “cappello con i piedi per terra”. Niente sogni ad occhi aperti o voli pindarici per questo personaggio che fa di fatti ed informazioni reali e certificate, la sua essenza.
Ecco quindi che il “modus operandi” del cappello bianco passa attraverso alcune domande molto specifiche:
- Quali sono le informazioni a nostra disposizione?
- Quali informazioni o dati ci servono?
- Dove dobbiamo andare a lavorare per comprovare ulteriori dati?
- Quali sono le domande che dobbiamo fare?
- In che modo possiamo ottenere le informazioni che ci servono?
Si tratta quindi di un cappello “pratico” che rincorre la verità, senza dare spazio ad inventiva e fantasia.

Quando si usa il Cappello bianco?
All’interno delle rotazioni dei sei cappelli, il Bianco è quasi sempre uno dei primi. Questo perché può fare un punto sui dati in possesso.
Allo stesso tempo, cappello bianco rientra in scena alla fine della riunione o del “pensiero elaborativo”, soprattutto quando non si è arrivati ad una conclusione.
Cappello bianco si occupa quindi di capire se le proposte emerse si adattano alle informazioni in possesso e di trovare le risposte alle eventuali domande emerse nella conversazione.
Come si usa il cappello bianco De Bono?
Secondo la visione di De Bono, l’uso di cappello bianco è molto pratico; lo possiamo considerare alla stregua di un enciclopedia o di Wikipedia. Fornisce fatti ed informazioni, in maniera neutrale.
Una delle sfide più grandi di cappello bianco è quella di riuscire a mantenere il focus sulle informazioni che gli servono.
La marea di informazioni disponibili, unita al fattoc he molte non sono certificate, può infatti sommergere Cappello Bianco.
Solo informazioni verificate?
In un mondo ideale, cappello bianco dovrebbe occuparsi solo di informazioni verificate e certificate.
Purtroppo non sempre si riescono a verificare le informazioni, quindi, quando si impersona il ruolo di cappello bianco bisogna improvvisarsi un pò anche come ricercatore e statistico, andando ad ipotizzare a livello percentuale o nominale, quanto quella informazione è probabile o vera.
Se un informazione è un aneddoto o un rumor, se necessario (o se pensa che possa essere utile), cappello bianco la riporterà, ma etichettandola chiaramente e ribadendo la qualità della fonte in ogni momento della considerazione relativa all’informazione.
L’opposto
Il sistema dei 6 cappelli per pensare di De Bono funziona così bene anche perché ragiona su un sistema di opposti. L’opposto del cappello bianco è quindi quello rosso, in uno scontro tra razionalità ed emotività.

Riassunto del cappello bianco De Bono
- Immagina di essere come un computer. Sii neutro. Basta dare i fatti.
- Distinguere chiaramente fatti verificati e fatti non verificati
- Usa i numeri per gestire la probabilità
- Etichetta chiaramente gli aneddoti come tali
- Usa un linguaggio preciso quando fa affermazioni
Per concludere
Poco fantasioso e sicuramente nemmeno intraprendente, cappello bianco è la voce della ragione, un componente importante in ogni discussione e confronto.
Hai mai provato ad “indossare” il cappello bianco De Bono? Cos’hai provato? Sei riuscito a mantenerti imparziale?
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