Per una perfetta continuazione di una serie iniziata con il cappello bianco non c’è niente di meglio che passare al suo competitor, il cappello rosso De Bono.
Il cappello rosso De Bono è uno dei 6 cappelli facenti parte di una teoria molto famosa e davvero efficace per la gestione delle riunioni ma anche dei propri pensieri ed emozioni.
Un sistema già descritto nella teoria con la recensione del libro ed anche nella pratica, ma che ora andremo ad approfondire, cappello dopo cappello.
Ecco quindi che, dopo il cappello bianco, è tempo di passare al cappello rosso.
Cappello rosso De Bono
Il cappello rosso di De Bono, come si può facilmente pensare è quello dell’emotività e dell’istinto; un cappello che ci può salvare la vita (presente il cervello rettiliano e la sua reazione tipica?) ma che può essere anche molto dannoso in contesti più complessi e meno pericolosi.
Si tratta quindi di un cappello da indossare con le giuste accortezze, lasciandolo esprimere quando è il suo turno, ma rallentandolo ed elaborando i suoi interessanti spunti quando è il turno degli altri cappelli.
Il cappello rosso viene utilizzato in particolare in alcune determinate occasioni o momenti:
- Quando è necessario esprimere i propri veri sentimenti
- Quando si vuole esprimere un concetto o un pensiero che non deve essere convalidato
- Quando si vuole fare una critica
Si tratta quindi di un cappello “sanguigno” che non ama la diplomazia e la sicurezza, ma parte per la tangente basandosi su emozioni ed esperienze pregresse.
Il Red Hat consente a queste emozioni, intuizioni e intuizioni di essere espresse con un’etichetta chiara.
Quando si usa il Cappello rosso?
Come si può facilmente immaginare calandosi nel personaggio, il cappello rosso non è molto incline a rispettare regole e procedure.
Solitamente è presente nella sequenza nelle prime posizioni, magari dopo il cappello bianco e quello blu ed anche nelle ultime, ma non è mai quello che conclude la riunione o il pensiero.
Cappello rosso è spesso critico, quindi è un ottima cosa utilizzarlo all’inizio per sviscerare sensazioni che gli altri cappelli potrebbero non vedere. Può però rientrare in campo in maniera perfetta dopo che sono stati ribaditi i fatti (cappello bianco), le possibilità (cappello giallo) e di pericoli (cappello nero).
Essendo un cappello emozionale non ha molti problemi nel cambiare opinione anche in maniera repentina.
In determinati casi, quando la componente emotiva è fondamentale nel processo decisionale, si comporta anche da unico cappello decisionale, prendendosi tutta la responsabilità della scelta.
Come si usa il cappello rosso De Bono?
Sempre applicato ad una situazione specifica, il cappello rosso è fortemente emozionale. Il cappello rosso è anche onesto e non si fa problemi ad ammettere che sta provando emozioni forti, anche contrastanti verso l’idea generata da un altra persona.
Non ha peli sulla lingua, e può dire quello che vuole fino a quando l’emotività rimane sul piano dell’idea e non va ad intaccare quello personale della persona che lo ha proposto.
All’inizio, il cappello sembra artificiale. Dovremmo davvero “indossare questo cappello” solo per esprimere un sentimento?
Ma l’artificialità è il suo punto di forza: ti permette di entrare e uscire dalla modalità emozione senza strascichi.
- Di solito, le emozioni possono impiegare un po’ di tempo per accumularsi e calmarsi. L’offesa è presa e l’offesa è data.
- Può ridurre la quantità di litigi. Se devi indossare il cappello rosso ogni volta che qualcosa ti insulta lievemente, potresti smettere di preoccuparti di rispondere e quindi ridurre al minimo gli improduttivi avanti e indietro.
- Creando un canale formale per i sentimenti e le emozioni, non c’è più bisogno di intromettersi in ogni momento.
L’opposto
Il sistema dei 6 cappelli per pensare di De Bono funziona così bene anche perché ragiona su un sistema di opposti. L’opposto del cappello rosso è il razionale e poco emotivo cappello bianco.
Riassunto del cappello rosso De Bono
- “Indossando” il Red Hat, ti è permesso dire ” Questo è come mi sento riguardo alla questione”.
- Riconoscere i sentimenti come sentimenti è meglio che mantenerli come presunta logica.
- Cappello rosso può attivare e gestire le sensazioni, senza motivarle ne doverle giustificare
- Questo cappello indaga anche le sensazioni e gli stati d’animo delle altre persone
- Può esprimere pensieri critici senza essere offensivo
Per concludere
“Fuoco e fiamme”, emotività allo stato puro, tutto ciò e molto di più è il cappello rosso, un cappello perfetto per coniugare istinto, irrazionalità e critica in un unico momento ed in un “contenitore” ben preciso.
Hai mai provato ad “indossare” il cappello rosso De Bono? Cos’hai provato? Sei riuscito a mantenerti imparziale?
3 risposte a “Cappello rosso De Bono, emotività a manetta, ma come gestirla?”
[…] 🔴 ROSSO: emozioni […]
[…] Cappello rosso non sa proprio cosa sia la razionalità, lui parte a spron battuto e basa tutte le sue valutazioni sulle emozioni. […]
[…] in una cappelleria ma quasi; però ormai la strada è tracciata e dopo il cappello bianco ed il cappello rosso è tempo di passare al cappello nero De […]