Tratteggiata da più di 2000 anni dai più eminenti filosofi greci che l’hanno anche battezzata, Akrasia è una condizione che ti ruba e condiziona la vita.
Akrasia: il significato
Il termine Akrasia deriva direttamente dalla parola greca ἀκρασία, che letteralmente significa “assenza di comando”. Descritta solitamente come mancanza di volontà o di autocontrollo, è quella condizione che in tempi moderni potrebbe essere definita come “stallo”, “inazione” o “masochismo”.
Rappresenta infatti l’agire in maniera più o meno conscia contro la nostra volontà.
Tratteggiata da Socrate ed Aristotele, l’Akrasia è quella condizione in cui l’uomo (o la donna) non agisce seguendo le indicazioni della ragione ma quelle della passione del momento.
L’Akrasia (secondo la definizione aristotelica) poggia la sua “forza” su due pilastri, molto diversi, eppur simili come risultato:
- Debolezza: in questo caso il desiderio di piacere (agli altri, ad un sé stesso ideale) guida le nostre scelte portandoci a risultati tuttalpiù effimeri.
- Impetuosità: rabbia, passione ed emozioni forti possono superare la razionalità nelle nostre scelte
La visione del XXI secolo di Akrasia è invece un po’ diversa, visto che viene spesso associata (o addirittura confusa) con la procrastinazione.
Akrasia e procrastinazione, entrambi ostacoli, ma molto diversi.
Procrastinazione ed Akrasia ostacolano entrambe la nostra completa realizzazione e vengono conseguentemente confuse e mescolate tra loro. Certo, tra le stesse c’è un affinità nei risultati, ma differiscono anche in molti aspetti.
Akrasia e procrastinazione sono correlate, ma non sono la stessa cosa.
Procrastini quando hai stabilito di completare un’attività, ma continui a rimandarla.
L’Akrasia ha un significato più profondo: è la sensazione generale che “dovresti” fare qualcosa, senza necessariamente decidere di farla.
L’Akrasia ed i suoi effetti sulla tua vita
La manifestazione classica dell’Akrasia si situa quindi prima della procrastinazione, ed è di solito riconoscibile da un “bel” DOVREI piazzato prima di ogni azione volta a migliorare la nostra vita.
É quindi evidente che la stessa ci blocca nel momento decisionale, quello in cui la nostra intenzionalità dovrebbe prendere il controllo della nostra vita.
Come si combatte l’Akrasia?
Lo si fa con la pianificazione, un controllo periodico dell’avanzamento (milestones), ed un adattamento alle condizioni che cambiano (flessibilità).
Pianificazione
Avere degli obiettivi a breve, medio e lungo termine è fondamentale per il futuro e per dare un po’ di fastidio a Miss Akrasia😉.
Gli obiettivi dovranno poi essere scritti e riletti periodicamente, in modo da avere più motivazione all’azione e prestare meno il fianco alla stessa.
Milestones
Cosa te ne fai di un obiettivo (specialmente di medio o lungo periodo) se non lo monitori?
Ecco perché dovrai spezzettarlo per renderlo più “addentabile” e legarlo ad una data, in modo da avere una tabella di marcia che ti tenga almeno un po’ sotto pressione.
In questo ambito, è essenziale che ogni obiettivo sia redatto secondo la metodologia S.M.A.R.T. e periodicamente monitorato e verificato, magari inserendolo nella nostra to-do-list.
Flessibilità
Il mondo cambia velocemente ed anche i tuoi obiettivi e sogni potrebbero farlo. Ecco perché, per combattere Akrasia dovresti evitare di mettere obiettivi troppo specifici.
Non dovrai costruire una mappa GPS redatta “curva per curva” per arrivare alla tua destinazione, ma pensare al tuo obiettivo come una meta da raggiungere, indipendentemente dal percorso.
In questo modo, se anche cambierai meta o la correggerai, non tutto il percorso sarà stato vanificato.
Ora che sai il nome del tuo nemico, preparati a combatterlo; le soddisfazioni che otterrai avendolo battuto supereranno di gran lunga la felicità effimera che Akrasia ti può dare. Prova!